ARCHIVI PRIVATI

La ricchezza e la peculiarità del patrimonio documentario presente nella regione si segnala non solo per la presenza di antichi e significativi archivi pubblici, ma anche per la densità degli archivi privati di interesse storico, molti dei quali di rilevanza nazionale; basti pensare, fra tutti, all’archivio della Fondazione Ansaldo, che è sicuramente il più imponente polo di concentrazione di archivi d’impresa presente in Italia.

Numerosi e di tipologie estremamente differenziate, sono poi i complessi documentari personali e familiari presenti in Liguria e dichiarati beni culturali: da quello del generale Stefano Cagna, fonte importantissima per la storia dell’aviazione italiana nel corso del ventennio 1920-1940, a quello di Manfredo Da Passano, direttore, tra la fine dell’800 ed i  primi ‘900, di importanti periodici riconducibili ai cattolici liberali moderati; da quello di padre Nazareno Taddei, gesuita studioso di comunicazione di massa, amico di Fellini e Pasolini e fondatore del CISCS (Centro Internazionale dello Spettacolo e della Comunicazione Sociale), agli archivi di alcune delle grandi famiglie del patriziato genovese, come i Durazzo – Giustiniani ed i Pallavicino, o di importanti famiglie delle due riviere, come i Da Passano o i Del Carretto di Balestrino.

Altri fondi privati sono legati, invece, all’attività politica e sindacale: possiamo ricordare il fondo della CGIL consultabile presso il Centro Ligure di Storia Sociale  di Genova, o i vari fondi raccolti e conservati presso la Biblioteca Berio di Genova dall’Associazione per un Archivio dei Movimenti, che sta recuperando i documenti, particolarmente fragili, prodotti dai vari movimenti attivi dalla fine degli anni ’60 del Novecento. Una menzione a parte meritano poi la documentazione esistente presso l’Istituto Ligure per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Genova e l’archivio del Partigiano Ernesto, ora conservato presso l’Istituto Storico della Resistenza e dell’età contemporanea della provincia di Savona.

E ancora vanno menzionati quelli di istituzioni ed enti culturali quali il Museo Biblioteca dell’Attore, che conserva importanti fondi di attori, registi, scenografi e personaggi legati al mondo del teatro: ricordiamo, ad esempio, gli archivi di Adelaide Ristori, Silvio D’Amico, Alessandro Fersen, Sergio Tofano, Alberto Lionello; l’Archivio Ligure della Scrittura Popolare, che raccoglie epistolari, diari ed altre testimonianze di scritture private di gente comune; la collezione Wolfson di Genova, che custodisce importanti fondi archivistici acquistati dal collezionista e mecenate statunitense Mitchell Wolfson Jr. e successivamente donati, insieme alla Collezione, alla Fondazione Colombo, ora Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo; la Società Ligure di Storia Patria; l’Istituto Internazionale di Studi Liguri.