Identificazione e catalogazione del fondo bibliografico donato dal Marchese Oberto D’Oria al Comune di Camporosso

La biblioteca civica “Oberto D’Oria” è frutto di un lascito testamentario del marchese Oberto Doria al Comune di Camporosso, lascito accettato dal Comune con delibera del 12 maggio 1907.

Si tratta di un notevole esempio di biblioteca di famiglia patrizia, prevalentemente risalente al XVIII-XIX secolo, costituita da pubblicazioni di storia generale e locale, diritto, teologia, geografia e scienze naturali. Il patrimonio consta di oltre 2000 volumi, ma già negli anni Ottanta del secolo scorso erano segnalati volumi mancanti.

Secondo un «Registro di ingresso ed inventario» risalente al 1906, il patrimonio librario del marchese Doria era costituito da 610 opere, per un totale complessivo di circa 2000 volumi. A partire dal 1929, il Comune di Camporosso provvide ad acquistare, grazie a fondi ministeriali, altre 108 opere; risultano, infine, 236 libri e riviste più recenti inventariati negli anni ’50 del Novecento. Va segnalata, inoltre, l’esistenza di un importante nucleo di manoscritti (16 unità), contenenti in massima parte preziosi statuti di comuni del Ponente ligure e databili dal XIII secolo in avanti. Esiste un catalogo per autore e per soggetto compilato intorno al 1930 dal professore Nicola Orengo.

Considerata l’assenza di notizie precise sulla consistenza effettiva del patrimonio, a causa di possibili dispersioni, è stato preventivamente necessario verificare lo stato del materiale e individuate le eventuali mancanze in raffronto con il catalogo redatto precedentemente da Orengo.

Dopo la verifica dello stato del materiale e della consistenza effettiva del fondo si è proceduto alla catalogazione informatizzata dell’intero patrimonio in ambito SBN al fine di consentirne una effettiva tutela, valorizzazione e fruizione.

Poiché la Biblioteca non era inserita in SBN, mediante un accordo con la Regione Liguria e con l’Ente proprietario, il patrimonio catalogato per un totale di circa 2200 unità bibliografiche, è stato inserito in un catalogo virtuale di fondi storici ed è attualmente ricercabile in OPAC SBN. Il progetto è stato finanziato dalla Soprintendenza e si è concluso nel 2021.

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