Censimento degli archivi delle ex IPAB nel territorio del Comune di Genova
Il censimento degli archivi delle ex Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza (IPAB) nel territorio del Comune di Genova è stato condotto tra il 2023 e il 2024.
Brevi cenni sulla storia delle IPAB
Le IPAB sono le Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficenza, regolate dalla cosiddetta “Legge Crispi” del 1890 (legge 17 luglio 1890, n. 6972), che ha riformato l’assetto delle istituzioni operanti in campo assistenziale, convogliandole sotto un maggiore controllo da parte dello Stato. In base alla definizione contenuta nella legge, le finalità delle IPA erano: a) di prestare assistenza ai poveri, anche infermi; b) di provvedere alla loro educazione, istruzione e avviamento a qualche professione, arte o mestiere o, in qualsiasi altro modo, al miglioramento morale ed economico.
La storia delle IPAB ha radici molto antiche. Queste istituzioni sono state sovente le eredi degli enti di varia natura sorti a partire dal tardo Medio Evo, in genere grazie alla munificenza di benefattori privati, che destinavano parte del loro patrimonio con donazioni o lasciti testamentari, ad attività assistenziali verso le persone più svantaggiate ed esposte della società: poveri, orfani, vedove, infermi. Alcune si occupavano dell’istruzione dei fanciulli di famiglie povere o di fornire la dote alle ragazze sempre di famiglie non abbienti. In questo modo le opere pie supplivano alla scarsità o alla inesistenza di interventi in questo campo da parte delle amministrazioni di governo.
Nel corso del XVI secolo ebbero grande sviluppo, sotto il controllo delle istituzioni della Chiesa postridentina e la spinta religiosa e devozionale della Riforma cattolica.
La prima normativa unitaria sull’organizzazione delle opere pie si ebbe con la legge 3 agosto 1862, n. 753, cosiddetta “Legge Rattazzi”, che tra l’altro istituì le Congregazioni di carità in ogni Comune. Nel 1890 la “Legge Crispi” trasformò le opere pie da istituzioni private a istituzioni pubbliche di beneficenza, sottoponendole a una innumerevole serie di controlli e ispezioni amministrative.
Nella seconda metà del XX secolo queste istituzioni pubbliche sono state oggetto di articolate e complesse riforme, che hanno condotto alla trasformazione delle IPAB in in Aziende di Servizi alla Persona (ASP) o in soggetti giuridici di natura privata.
Il censimento
In seguito alle complesse vicende storiche e istituzionali legate all’ambito assistenziale, brevemente sopra delineate, gli archivi delle IPAB sono molto spesso diventati eredi di un ingente patrimonio archivistico che affonda le proprie radici nel Medio Evo e nei secoli dell’età moderna.
Il censimento è stato deciso al fine di impostare una concreta azione di tutela di questo importante patrimonio, che costituisce una fonte molto rilevante per quanto riguarda la storia sociale, demografica ed economica del territorio. L’intervento ha seguito due distinti percorsi:
Il primo ha riguardato la ricognizione sugli archivi delle Fondazioni e Associazioni ex IPAB presenti nel registro delle persone giuridiche private della Regione Liguria;
Delle 51 istituzioni individuate nel registro, sono stati censiti 40 archivi. Per ogni archivio è stata compilata una scheda in cui sono stati rilevati i dati a livello più alto, vale a dire consistenza di massima, estremi cronologici, principali tipologie documentarie, cenni storici, ordinamento, presenza di strumenti di corredo.
Il secondo percorso è consistito nell’indagine per individuare le ex IPAB che, rilevate nei censimenti ottocenteschi – risalenti al 1861 e agli anni 1881-85 – non compaiono tra i soggetti di diritto privato presenti nell’elenco regionale.
Per quanto riguarda il censimento del 1861, su 51 istituzioni individuate e 34 non iscritte nel registro delle persone giuridiche di diritto privato, sono state rilevate notizie su 17 archivi;
mentre rispetto al censimento del 1881-1885, su 105 opere pie individuate e 76 non iscritte nel registro, sono state rilevate notizie su 41 archivi.
L’inserimento dei dati prodotti dal censimento è in corso e i risultati saranno prossimamente resi disponibili sul portale SIUSA.
La seconda fase del censimento
Nel corso della prima fase sono state individuati alcuni complessi o fondi particolarmente interessanti per antichità del patrimonio conservato, per integrità e consistenza della documentazione o per le condizioni conservative non ottimali. Nel 2024 sono stati quindi finanziati interventi di ricognizione e descrizione, con la produzione di un elenco di consistenza e la redazione di profili storico-istituzionali dei soggetti produttori e delle schede SIUSA dei seguenti complessi archivistici:
Archivio della Fondazione Conservatorio di Nostra Signora del Rifugio ed Opere pie Riunite – Genova;
Archivio della Fondazione Opera Pia Causa e Asili Infantili di S. Francesco d’Albaro e della Foce – Genova
Archivio della Veneranda Compagnia di Misericordia di Genova
Archivio della Croce Bianca di Cornigliano
Gli strumenti di ricerca sono disponibili su Archivi in Liguria